Al
Sindaco del Comune di Pavia
VISTE:
q
La
realizzazione tuttora in corso di immobili nella zona Cravino (complesso
denominato “Green Campus”), destinati a “Residenza Universitaria”, che era
stata autorizzata dal Comune di Pavia con l’obbligo di “affittare unicamente
alle seguenti categorie di locatari: studenti iscritti all'Università di Pavia
o allo Iuss; dipendenti o assimilati dell'Università di Pavia, dello Iuss o di
enti con essi convenzionati per attività di ricerca e didattica; docenti,
ricercatori, specializzandi, studiosi, studenti in visita presso l'Università
di Pavia, lo Iuss o enti con essi convenzionati per attività di ricerca e
didattica”
q
La
pubblicità e le informazioni disponibili sul sito web www.greencampuspavia.it,
da cui si evince che le 326 unità abitative del complesso “Green Campus” sono:
o
in
vendita, anziché soggette a locazione
o
acquistabili
sul libero mercato, poiché non viene menzionato il vincolo del regime di
godimento degli alloggi come riservato a studenti e dipendenti universitari e
assimilati
CONSIDERATO:
q
L’interesse
della collettività e dell’Amministrazione Comunale affiché i vincoli
determinati dal vigente PRG (e quelli che verranno stabiliti nel PGT in via di
definizione) siano osservati nel pieno rispetto della lettera e dell’indirizzo
dell’estensore del Piano, in particolare ove si determini la destinazione “a
servizi”
SI CHIEDE:
1.
Se
si ritiene appropriato che gli alloggi vengano posti in vendita per uso
libero, e non destinati alla locazione.
2.
Se, nel caso in cui la vendita degli alloggi risulti
permessa, quali sono e come verranno implementate le azioni di controllo da
parte dell’Amministrazione al fine di garantire che la destinazione d’uso
dell’immobile rispetti la destinazione prevista “a servizi”, e non a residenza.
Guido Giuliani
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Discussione nel
Consiglio Comunale del 02/02/2012
[presente Franco Corona tra il pubblico]
Intervento Consigliere GIULIANI
q
urbanistica,
interesse collettivo
q
rispetto
delle norme
q
ruolo
dell’amministrazione comunale
q
concorrenza
tra le imprese, libero mercato, no a indebiti vantaggi a certe imprese
q
libera
vendita è significa che l’immobile è indistinguibile da uno destinato
a “residenza” è dov’e’ la destinazione a servizi
???
Assessore FRACASSI
q
Concordo
sulla prima parte dell’intervento: spetta a noi fare rispettare le regole
q
In
funzione delle domande:
o
Tutto
e’ stato fatto in regola secondo le linee del PRG (preparato dal prof Rampa,
durante amministrazione Albergati2)
o
I
vincoli sono sull’utilizzo, e non sulla proprieta’
o
Noi
non stiamo a guardare il discorso sulla proprieta’ -
siamo in uno stato libero - tutto e’ stato fatto in regola -
importante e’ che all’interno delle abitazioni vivano solo persone che
fanno parte delle categorie citate nell’atto d’obbligo
o
Non
c’e’ nulla di male se ciascuno di noi acquista un appartamento per i propri figli - io,
ad esmpio non lo posso abitare, mia figlia iscritta all’universita’ si’ - una
volta che mia figlia abbia terminato gli studi universitari, non avrà più
diritto ad abitare l’immobile, che dovrà essere dato in affitto a soggetti
rientranti nelle categorie citate nell’atto d’obbligo
q
Forme
di controllo? Non dobbiamo fare il
processo alle intenzioni - gli alloggi non sono ancora abitati - le forme
di controllo sono quelle previste dalla legge + regolamento edilizio
Replica Consigliere GIULIANI
q
Ringrazio
l’assessore per la sua risposta formale alle domande sui criteri di verifica, e
anche per la non-risposta riguardo alla fattuale destinazione di uso: se le
unità immobiliari sono in vendita sul libero mercato, non si capisce cosa
distingue la destinazione a servizi dalla destinazione a residenza. Sappiamo
bene che, una volta che un privato cittadino acquisti una unità immobiliare e,
pur non avendone i requisiti, la abiti, non sarà perseguibile o sanzionabile.
q
Prendiamo
atto del fatto che questa amministrazione ha accettato passivamente le
condizioni che vigevano sul terreno, mentre avrebbe potuto rinforzare i vincoli
al momento della concessione del permesso a costruire, ad esempio vietando la
vendita delle singole unità abitative, consentendone invece la vendita in lotti
indivisibili con dimensione minima pari a 10 o 20 unità immobiliari.
Contro-replica Assessore FRACASSI
q
Partiamo
da due principi diversi e da modi di pensare diversi - non
siamo in uno stato di polizia - imporre alle imprese le condizioni citate ad
esempio dal consigliere Giuliani diventerebbe un sopruso - non
siamo interessati a sapere quante sono le società che gestiscono le diverse
unità immobiliari - nel momento in cui il singolo o la proprieta’
non rispetti le regole, ne risponderanno penalmente -
[ADDENDUM]
Risposta scritta
fornita dall’Arch. Moro all’Assessore Fracassi (data: 31/01/2012)
- Le norme di attuazione del PRG
regolano il servizio in termini di utilizzo del bene e quindi in funzione
dell’attività insediata, pertanto la proprietà del bene non è rilevante
- Le forme di controllo
dell’attività edilizia sono quelle previste dalla legge (articolo 27 Testo
Unico Edilizia), così come precisate dall’articolo 80 del regolamento
edilizio
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